lunedì 21 settembre 2015

50 sfumature di pulito

riflessioni sul concetto di pulizia
Se è vero che sono Nata Disorganizzata e negli anni le cose sono migliorate e tanto disorganizzata non lo sono più, credo che non diventerò mai una patita delle pulizie neanche se mi facessero il lavaggio del cervello.

Quello che ho imparato frequentando il web è che il concetto di pulito è davvero molto soggettivo, molto più di quanto uno si possa immaginare. Provate a chiedere "ogni quanto lavate gli asciugamani" e sentirete cose molto discordanti...da una volta alla settimana, al mese, al giorno, fino ad ogni singolo uso (quindi più di un asciugamano al giorno, con conseguente lavatrice dedicata giornaliera). Il fatto è che non esiste risposta giusta o sbagliata...ognuno ha i propri modi e convinzioni ed è giusto che sia così.

Credo che ormai sia abbastanza chiaro a tutti che io sia piuttosto elastica in fatto di lavori domestici. Il fatto che io qui proponga un metodo di organizzazione dei lavori domestici, sono certa che dia l'idea di una piuttosto precisina. Il messaggio che invece mi piacerebbe far passare è simile a quello sull'organizzazione. Se ce l'ho fatta io..."avere un metodo" è una cosa a beneficio di tutti, anche quelli che si sentono molto lontani dall'immagine della "maniaca delle pulizie". E ci terrei a precisare queste virgolette: ci sono persone che hanno davvero un problema medico accertato con le pulizie e non c'è niente da scherzare. Ci sono poi persone che magari non sono a questo livello, ma che comunque passano una parte consistente del loro tempo a fare le pulizie e non solo perchè il pensiero che sia sporco le fa stare male... ma anche perchè pulire è una cosa che a loro piace. Le fa stare bene.

Qui non c'è invidia e non c'è giudizio, sia chiaro. Semplicemente io non sono così e vorrei proporre una riflessione.

Tante dicono di non farcela e vivono male la gestione dei lavori domestici, forse perchè hanno degli standard di pulito, di ordine e di "giusto", che magari è troppo alto. Sento spesso dire "io vorrei avere la casa a posto, ma i bimbi mi fanno sempre il terremoto in giro". I bimbi hanno bisogno dei loro spazi, come anche dei loro limiti ed imparare a riordinare è parte dell'educazione che va fornita. Non sono però qui per discutere sull'educazione al riordino, ma vorrei farvi riflettere che forse l'idea impeccabile della casa che abbiamo non è sempre il massimo a cui ispirare. La casa va vissuta e i bimbi fra qualche anno non saranno più tali, godiamoci i figli e anche il disordine che portano nelle nostre vite.

Non confrontiamoci sempre con le nostre madri, che magari non lavoravano e passavano molto più tempo a casa. E poi riflettiamoci: quando pensiamo alla casa dei nostri genitori, la vediamo con i nostri occhi da adulti o con gli occhi di quando avevamo l'età dei nostri bimbi? Anche noi facevamo confusione? E se non ce la lasciavano fare, oggi crediamo sia meglio tenere i bimbi a bada o farli esprimere anche al costo di un soggiorno a soqquadro? 
Impariamo piuttosto a confrontarci con le nostre colleghe, che magari anche loro lavorano a turni e devono portare i figli a karate, danza hip-hop e alla classe di chitarra. Oppure a non confrontarci affatto.

L'unico confronto che sarebbe davvero utile, sarebbe lo scambio di opinioni tra i membri che vivono sotto lo stesso tetto. Ne avete parlato mai con la vostra dolce metà o i vostri figli (se sono dell'età giusta per fare un discorso simile)? E' una cosa importante all'interno di una coppia o una famiglia che condivide uno spazio come quello della casa. Le tensioni date dalla casa, dai lavori domestici, dalla disorganizzazione sono più di quelle che pensiamo. E non sempre solo perchè dovete andare dietro ad urlare ai vostri figli di mettere i vestiti nel cesto della biancheria... Ci sono persone che non si rendono conto di stare facendo troppo o troppo poco ed involontariamente influiscono sull'andamento di tutta la famiglia.
Tutti insieme cerchiamo di dare una definizione di quello che per noi è accettabile in termini di pulizia e decidiamo come procedere. Non è detto che tutti contribuiranno alla stessa maniera, ma è giusto che tutti facciano qualcosa, anche i più piccoli. Ed impariamo ad apprezzare questi sforzi, senza giudicare, senza sentire l'urgenza di rifare quello che hanno fatto i bimbi o i mariti, "perchè non è come lo avrei fatto io". Questa cosa è molto comune, ma incredibilmente controproducente. Non si insegna la collaborazione ai figli e non si impara a delegare all'altra metà, assumendoci un carico di lavoro spesso difficile da gestire. E come non accettiamo il livello di pulito di figli e mariti, ci imponiamo delle aspettative nei nostri confronti che potrebbero essere esagerate.

Non importa quale sia la vostra sfumatura di pulito, l'importante è che ci stiate bene dentro voi e tutta la vostra famiglia. E se non corrisponde alla sfumatura di pulito degli altri...secondo me è come tutto il resto dei giudizi, che siano sul nostro aspetto, il nostro stile, le nostre abitudini alimentari, le nostre opinioni politiche o la nostra gestione della casa e dei figli...sta sempre a noi decidere quanto interesse prestare alle critiche. 

L'importante è fare ciò che ci fa stare bene.
Buone pulizie a tutti!

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