martedì 17 maggio 2016

Scatti da una giornata nata dis-organizzata


Oggi è stata una giornata intensa e stasera mentre tornavo in autobus, senza libro e senza cellulare (ci torniamo su dopo) ho cominciato a pensare alle cose che ho fatto nelle ultime 24 ore e mi è venuta l'idea di questo post.

Voglio condividere con voi la mia giornata non perchè sia stata particolarmente esaltante, terribile o altro (perchè tutti i giorni ci sono degli imprevisti e penso alle mamme che rideranno dicendo "se questa è la tua giornata, vedrai quando avrai figli"), ma perchè possa essere uno spunto di riflessione per come uno possa cercare di essere più o meno organizzato.

Io ogni tanto faccio di queste riflessioni, aiuta a capire quali sono i nostri successi (in termini di miglioramento dell'organizzazione) e quali sono le cose su cui possiamo ancora lavorare. Lo scopo non è esaltare il mio livello di organizzazione, ma far comprendere come anche nell'organizzazione ci siano sempre delle falle, che non devono farci mai desistere ma solo spingere a migliorarci.

Insomma, se avete voglia di leggere la mia giornata vi illustrerò quali sono state le cose buone e meno buone che ho fatto oggi o che ho fatto nel passato ma che mi hanno aiutato in questa giornata. Il senso è farvi capire come piccoli miglioramenti nel mio essere più organizzata ha reso questa giornata molto migliore del potenziale disastro che poteva essere.

La fattura non pagata
Idealmente facciamo cominciare la giornata da ieri sera quando nella cassetta della posta troviamo un richiamo per una fattura non pagata. A Casa Disorganizzata mi occupo io di documenti e fatture e quindi ho un momento di gelo lungo la schiena. Eppure sono convinta che c'è qualcosa che non va perchè sono certa di aver pagato quella fattura (risalente a Dicembre 2015).

In meno di cinque minuti ho tirato fuori:
- la fattura originale (che tanto originale non era dato che l'importo e la data non corrispondevano al richiamo) ma che era l'unica fattura che avevamo ricevuto da quest'azienda.
- la pagina del resoconto bancario che dimostrava che avevo pagato la fattura.

Tutto questo perchè il mio sistema di archiviazione dei documenti è a prova di bomba e posso ancora ritrovare una ricevuta dopo sei mesi. Dopo un'intera mattinata di telefonate (SantoMarito) è venuto fuori che come immaginavo si sono sbagliati a mandarci questo richiamo (avendo dimostrato che non corrispondeva alla mia fattura) e volevo ben dire (già questi avevano il dente avvelenato e questa famosa fattura era per una cosa che all'inizio ci avevano assicurato che avrebbero pagato loro e poi alla fine hanno fatto marcia indietro e ci hanno chiesto se potevamo contribuire....quindi figuriamoci se pagavo due volte).

Tutto è bene quel che finisce bene.

Uscire di casa
Uscire di casa è sempre un po' traumatico la mattina, figuriamoci dopo cinque giorni di ferie. Da un lato mi sono facilitata le cose perchè avevo già preparato i vestiti da indossare e quindi appena uscita dalla doccia non ho dovuto affrontare problemi esistenziali...o quasi. Avevo previsto tutto tranne i calzini, che normalmente non mi causano paturnie, ma proprio oggi, come leggerete sotto, avevo una visita medica e sapevo che forse era meglio evitare tutti i conigli, procioni e koala che abitano il cassetto dei miei calzini (insomma ho risparmiato due minuti per perderne altri due). Inoltre, mi sono compiaciuta molto meno quando ho visto che il giorno prima, rientrata dalla vacanza, avevo sì fatto ordine nella borsa che avevo portato in viaggio, ma non avevo ricomposto la borsa del lavoro. Ecco un classico esempio di pigrizia, della serie che se avessi fatto quel passo in più che mi avrebbe preso un minuto non avrei dovuto perdere tempo questa mattina. Per fortuna la mia borsa è relativamente veloce da ricomporre, perchè tengo le varie cose organizzate in pochette.

La visita medica
Stamattina dovevo andare a fare il Pap-test. Per fortuna l'appuntamento era segnato sull'agenda e non me ne sono scordata. Questo mi ha anche fatto arrivare all'appuntamento debitamente depilata (che va bene che siamo tra donne...ma un minimo di dignità ancora c'è).

Mentre aspetto in sala di attesa, prima di perdermi nelle letture penso saggiamente alle cose da dire/chiedere: qui il medico lo paghi salato, in base al tempo e quindi è bene essere efficienti. Mi sento super furba, poi lei mi chiede candidamente la data dell'ultimo ciclo e io sparo una data a caso che è "circa-quasi-giusta", perchè io non sono una che si porta l'agenda in giro. No, la mia è un'agenda di casa, resta a casa e non ho un'agenda da borsa, che poi mica mi metto a trascrivere due volte le cose. Super furba...

L'imprevisto 
La giornata già sembrava lunga, arriva una mail che mi aspettano dopo le cinque per fare degli esperiemnti in ospedale. Questo vuol dire solo una cosa: farò molto molto tardi e non me l'aspettavo minimamente. Alla fin dei conti non è andata così male, anche se....
- il cellulare era scarico e anche la batteria di riserva era scarica (un altro esempio di pigrizia, perchè l'ho scaricata in viaggio e quando ho disfato la borsa non l'ho mica messo a caricare). Così in autobus ho scritto un po' di appunti per questo post sul retro di uno scontrino: l'ho mica già detto che non tengo un'agenda in borsa? #semprepiùfurba
- avrei pagato oro per avere uno spuntino in più visto che la cena si prevedeva alle nove. Nella mia sacca del pranzo metto sempre una merenda (oggi era una mela), ma l'ho mangiata alle quattro e quando ho finito di lavorare e mi si prospettava un'ora di viaggio di rientro...beh mi sono pentita di non aver avuto qualche scorta di emergenza.
- in compenso sapevo di avere la cena pronta, è bastato che il marito la mettesse a scaldare quando stavo per arrivare. Io cerco quasi sempre di avere la cena già pronta durante i giorni lavorativi, per facilitare la routine della sera e proprio per fare fronte a questo genere di imprevisti. Da questo punto di vista, mi sono organizzata benissimo con la Slowcooker (qui puoi leggerne di più).

La ciliegina sulla torta
Non so se sia stato lo stress da rientro o questa giornata che non ha niente di straordinario perchè mi sembra anche fin troppo nella norma di come vanno le cose, mi è scoppiata una febbre sul labbro. L'unica consolazione? Se non altro il mio cassetto dei medicinali è ben ordinato e ho trovato subito la crema....ben magra consolazione.

Giurin giurello che non ho romanzato neanche una riga. Se mi conoscete sapete che se per esempio l'armadietto dei farmaci fosse stato un caos non mi sarei fatta mica problemi a dirlo. Però stasera l'ho dedicata a voi e non ho fatto le routine :P 
Come vedete sarò anche migliorata nella mia organizzazione ma neanche aspiro alla perfezione, che è nemica della vita di ogni giorno perchè crea aspettative e altrettante delusioni che si scontrano appunto con le cose che ogni giorno bene o male capitano a tutti.

Perciò non sentitevi soli nelle vostre disorganizzazioni. Spero di avervi comunque offerto qualche spunto per organizzarsi almeno in alcune delle piccole cose di ogni giorno. In fondo il fatto di non essere più la seriamente-nata-disorganizzata di una volta mi ha salvato dal fatto di trasformare la giornata di oggi in un disastro ben peggiore.

Buona giornata!

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